Fatto in casa: Pane a Lievitazione Naturale.

Da quanto tempo non scrivo sul mio blog!

E’ un periodo un po’ particolare, avrei tante ricette e tanti articoli da scrivere, ma il tempo è poco e gli impegni sempre tanti.

Di quando in quando mi perdo nel mio mondo, dimentico di dover aggiornare il mio blog, mi sento in colpa perché ne avrei tanta voglia, ma poi finisco sempre per cimentarmi in altro. Il tempo mi sfugge letteralmente di mano.

Vero è che di mangiare non si smette mai, da quando ho reso viva la mia Plup (che, per chi non lo sapesse è la mia Pasta Madre) ho provato tante ricette, sopratutto per il pane, e sono quasi arrivata ad una conclusione ed una ricettina veramente valida! Indovinate un po’! Sto per proporvela! 🙂

Rullo di tamburi…..

La ricetta che sto per proporvi è relativamente semplice, richiede poca pasta madre e un’idratazione del 70%, quindi preparatevi ad avere le mani appiccicose 🙂

Ingredienti:

  • 90 gr di PM rinfrescata;
  • 1 kg di farina 2;
  • 700 ml di acqua fredda;
  • 1 cucchiaino di miele;
  • 15 gr di sale;

Procedimento:

– Innanzitutto idratare la farina con 600 ml di acqua. L’idratazione va fatta mescolando i due ingredienti in modo da ottenere un composto uniforme che va poi coperto con pellicola e lasciato a riposo per 30 minuti.

– Passati i 30 minuti, impastare il composto (a mano o con gancio) per qualche minuto, quindi aggiungervi poco alla volta il lievito madre, l’acqua rimanente e il sale per ultimo.

– Passare alla lavorazione manuale con pieghe “Stretch and Folding” per 3 volte a distanza di circa 20 minuti l’una dall’altra, finché l’impasto non comincerà a fare resistenza. (Per capire bene, vi invito a vedere questo video  ).

– A questo punto lasciate a riposo in una ciotola coperta per 10 ore a Temperatura Ambiente.

DOPO 10 ORE………..

– Cominciate sgonfiando il pane sulla tavola ed eseguendo per altre 3 volte a distanza di 30 minuti circa tra l’una e l’altra la cosiddetta piega a 3 o a portafoglio (vi mando sempre alla Stefy che è bravissima nei suoi video 🙂 )

– A questo punto far riposare per circa 2 ore il pane in un cestino su cui avrete prima posizionato un canovaccio ben infarinato, mettere il pane a lievitare con la chiusura verso l’alto, quindi chiudere con il canovaccio infarinato e lasciare a riposo;

– Passate le 2 ore accendere il forno statico a 240° con un pentolino di acqua, quindi ribaltare il filone sulla leccarda e lasciar cuocere per 10 minuti.

– Trascorsi i 10 minuti, cuocere senza acqua a 200 per circa 40 minuti.

– Lasciar raffreddare su griglia.

Pane a Lievitazione Naturale con Pasta madre

Pane a Lievitazione Naturale con Pasta madre

Pane a Lievitazione Naturale con Pasta madre

Pane a Lievitazione Naturale con Pasta madre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mio pane è venuto buono e bello! E il vostro? Taggate #cucinandoconamore su Instagram o su Facebook per mostrarmelo 🙂

 

 

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La Pasta Madre o Lievito Madre

Finalmente ci sono riuscita! Anni ed anni a chiedermi come si fa, a vedere programmi in TV, a leggere riviste, ma sempre presa dalla paura del “non ce la posso fare”, ho rinunciato tutte le volte. Poi ho conosciuto Lamaki, che grazie al suo post, mi ha dato una speranza.

Ho cominciato quest’avventura poche settimane fa, ma ora il mio “Plup” (nome gentilmente concesso dalla più bella nipotina del mondo di 2 anni e 1/2) vive di vita propria e mi aiuta a cucinare del pane che non avrei potuto immaginare neanche lontanamente.

Premesso che ci vuole tanta pazienza, devo dire che ci si affeziona come fosse un figlio e poi non lo molli più! 🙂

Ingredienti:

  • 200gr di farina di Manitoba;
  • 100ml di acqua tiepida;
  • 1 cucchiaino di miele;

Preparazione:

  • Giorno 1:

Quando comincerete a lavorare la pasta madre vi servirà solo una ciotolina e un po’ di carta trasparente. Amalgamate gli ingredienti fino a raggiungere un composto omogeneo; potrebbe risultare appiccicoso: aggiungete un po’ di farina (ma non troppa) per lavorarlo più semplicemente.

Create una bella pallina, fate una croce sopra, mettete nella ciotola e copritela con la carta trasparente.

Bucherellate la carta trasparente e infilate in forno a luce accesa.

Lasciate a riposo per 24 ore.

  • Giorno 2:

Probabilmente non noterete alcun cambiamento, è ancora troppo presto, ma tranquilli, arriverà il momento anche per voi di vedere il vostro duro lavoro prendere forma.

Prendete la vostra pallina, toglietene 200 gr e buttate il resto. Fin quando la PM non sarà pronta, gli “avanzi” andranno buttati, poi potrete sfruttarli per altri utilizzi. Aggiungete altri 200 gr di farina, i soliti 100 ml  di acqua tiepida, 1 cucchiaino di miele, mescolate di nuovo, tutto esattamente come il giorno 1. Il motivo per cui si rinfresca solo una parte della pasta, è prettamente di comodità. Se lo rinfrescate tutto tutti i giorni, alla fine dovrete decidere chi dei due deve uscire di casa. 😛

  • Giorno 3, 4, 5…10:

Andrete avanti come sopra per una decina di giorni circa. Il “circa” dipende dal tempo che ci metterà la vostra pasta madre a raddoppiare di volume in 4 ore.

Noterete difatti che dal 2° giorno in poi, la vostra PM crescerà sempre più velocemente, fino ad impiegare circa 4 ore per raddoppiare di volume.

A me ci sono voluti circa 10 giorni, ma possono volercene 5 come 15, ad ogni PM il suo tempo.

Tenete a mente che avrà bisogno di caldo, ma non troppo, come dice Lamaki, tenetelo in un range tra i 18° e i 25° C. Ricordate che se fa troppo freddo la crescita dei batteri si ferma, se è troppo caldo vanno in letargo! La mia PM per esempio, anche se in casa fa sempre 18-20°, cresce solo ad una temperatura più alta, motivo per cui ci ha messo quanche giorno in più per prendere il via.

L’importante è che notiate la formazione di buchi o alveoli nella pasta di piccole, medie e grandi dimensioni.

Quelle sono le bolle d’aria che si creano con lo svilupparsi dei batteri, e che sono fondamentalmente il motivo per cui il pane lievita 🙂

Pasta madre al 2° giorno

Pasta madre al 3° giorno

pasta madre o lievito madre

Pasta madre oggi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando avrete raggiunto il vostro obiettivo, potrete travasare la PM in un barattolo di vetro più piccolino, così da poterlo tenere in frigo, se lo desiderate.

Da questo momento in poi non sarà necessario rinfrescare la PM tutti i giorni, come avete fatto finora. Sarà sufficiente fare un rinfresco di mantenimento 1 volta a settimana, e tenerla in frigo quando non vi serve.

Prima dell’utilizzo, basterà tirarla fuori dal frigo un quarto d’ora prima, quindi procedere al rinfresco consueto e alla lavorazione.

 

Nel momento in cui sarà pronta e desiderate usarla come lievito per le vostre ricette, sarà sufficiente prendere 200 gr, ringrescarli come avete sempre fatto, farlo raddoppiare di volume e rimetterlo in frigo. La restante PM sarà utilizzata per preparare il vostro pane, ed anche in questo caso sarà necessario rinfrescarla, farla crescere, e poi utilizzarla.

Considerate che non è obbligatorio usare tutta la PM in avanzo, anche perché con circa 300 gr di PM escono circa 2 kg di pane. E’ vero che si mantiene più a lungo e resta friabile anche dopo 2-3 giorni, ma almeno per quanto mi riguarda, sarebbe uno spreco!

Io, per una pagnotta sufficiente a sfamare 2 persone per un giorno, rinfresco 100 gr di PM (che diventeranno quindi circa 250-300 gr).

Se pensate di usare il lievito madre quotidianamente non è obbligatorio metterlo il frigo, potete tenerlo anche fuori, ma ogni volta che lo userete ricordate che andrà rinfrescato prima.

Essendo lievitazione naturale, il pane va preparato con qualche ora di anticipo.

Per averlo pronto stamani, ad esempio, ho cominciato ieri mattina alle 10. Ho rinfrescato il lievito madre, ho atteso 4, ci ho aggiunto la farina per il pane, ed ho atteso altre 4 ore, l’ho rilavorato e lasciato riposare per tutta la notte.

Stamani alle 10, in forno, ed il pranzo è pronto 🙂

Credo, e spero, di non aver dimenticato nulla.

Specifico, non sono un’esperta, la mia esperienza è cominciata da poco, ma se aveste qualche dubbio, cercherò di rispondere senza problemi.

Ringrazio ancora Lamaki per l’aiuto e la disponibilità nel risolvere i miei dubbi.

Spero di non aver allungato troppo il “brodo” 🙂

Pasta fatta a mano: Chapati – Pane Indiano non Lievitato

Eccoci, come promesso, davanti al pc per regalarvi l’ultimo apprezzabilissimo tentativo di mio marito in campo pane! 🙂

Stavolta, ha portato in tavola una ricettina indiana, che ho voluto accompagnare ad un piatto moooolto gustoso, il Pollo al Curry.

Il pane in questione è un pane non lievitato, di origine indiana, diffuso in Asia, Medio Oriente e alcune zone dell’Africa. Cambia nome a seconda del posto o della farina che viene usata per prepararlo, ma di base viene prodotto con farina integrale. Noi lo abbiamo preparato con un mix di farina di grano duro e integrale. Tradizione vuole che venga spalmato di “Ghi”, che non è altro che burro chiarificato, quindi composto esclusivamente di materia grassa.

Ingredienti (per circa 12 porzioni, adatte a 2 persone):

  • 300 gr di farina di grano duro;
  • 240 ml di acqua calda;
  • 1 cucchiaino di sale;
  • Farina integrale q.b..

Preparazione:

– Mettere nella planetaria la farina di grano duro, il sale e l’acqua calda. Far amalgamare fino ad ottenere una palla piuttosto morbida;

Chapati

Chapati

– Mettere la palla in un recipiente e coprire con pellicola trasparente, quindi lasciar riposare per circa 12 ore;

– Al termine delle 12 ore, rilavorare per qualche istante la pasta ed ottenere circa 12 palline più piccole.

Chapati

Chapati

– Passare nella farina integrale le palline così ottenute, quindi tirarle con il mattarello in dischi sottilissimi. Se necessario rispolverarli di farina integrale.

Chapati

Chapati

– In una padella antiaderente (possibilmente di pietra) molto calda, cuocerle senza olio in modo che la pasta si gonfi e formi delle bolle d’aria che daranno, una volta fuori dal fuoco, le tipiche “ondulazioni” di questo tipo di pane.

Chapati

Chapati

Risultato GARANTITO!

Secondi Piatti: Salmone in Crosta

Come promesso, ecco la prima ricetta “single-friendly” 😉

Il salmone più buono, lo ammetto, l’ho assaporato in luna di miele a Stoccolma. Salmone affumicato con pinoli, limone e una salsina al prezzemolo incredibilmente buona.

Io, che non ho né il salmone svedese né tanto meno il cuoco del ristorante Drottninghof, mi accontento della mia invenzione 😉

Ingredienti (sempre per due persone);

  • 300gr di filetto di Salmone fresco;
  • 1 Aglio;
  • 200gr circa di Pangrattato;
  • Timo;
  • Salvia;
  • Basilico;
  • Rosmarino;
  • Origano;
  • Olio;
  • Sale.

Preparazione:

– Far cuocere il salmone in una padella antiaderente con qualche goccia di olio (o meglio ancora, al vapore);

– Tritare le spezie e l’aglio affinché possiate ottenere un mix di odori tagliati molto fini o, in alternativa, scegliete una spruzzata di odori secchi in boccetta;

– Aggiungere le spezie al pangrattato con un pizzico di sale, quindi abbondante olio;

– Amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto piuttosto uniforme, se necessario aggiungendovi altro olio;

– Ora scegliere una padella per contenere il vostro salmone la cui cottura sarà giunta al termine, “impanatelo” nel composto (mi raccomando, uno strato bello spesso di impanatura renderà il piatto ancora più saporito) e fate dorare in padella con un goccino d’olio.

– Richiederà un pò di tempo per la cottura, circa una mezz’oretta, anche di più, ma il risultato sarà sensazionale.

– NB. Accompagnerei il tutto con verdure grigliate o con bieta saltata in padella.

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Antipasti e Aperitivi: i Messicani con pancetta arrotolata e grana.

Non sono più l’unica a cucinare in casa!
Pane e pasta sono le specialitâ del mio dolce futuro maritino, che preso da una vena artistico-culinaria si è dedicato a questa ricetta straordinariamente gustosa e saporita!
Ci vuole qualche ora di pazienza ma ne vale davvero la pena. Per una festa di compleanno o per un antipasto invitante, ecco la ricetta!

Ingredienti:

  • 350gr farina manitoba;
  • 150ml acqua;
  • 40ml olio evo;
  • 1 cucchiaino di sale;
  • 1 cucchiaino di zucchero;
  • metá panetto lievito di birra;
  • 150gr di pancetta arrotolata;
  • 100gr di parmigiano o grana grattugiato;
  • semi di sesamo;

Preparazione:
– Lavorate la pasta di pane con gli ingredienti necessari, fino ad ottenere un bel panetto da lasciare in lievitazione un paio d’ore.
– stendete quindi l’impasto fino ad ottenere un rettangolo della dimensione di una teglia da forno;
-Posizionatevi la pancetta a fette, spolverate con il grana e arrotolate il tutto e passatelo il rotolo nei semi di sesamo.
-Tagliate a rondelle di 2 cm;
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– disporre le rondelle su una teglia da forno, condire con olio, e lasciarle lievitare di nuovo per un’ora e mezza, quindi infornare a 220º per 20 minuti circa.

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Ed ecco a voi il risultato!

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NB: Crea dipendenza! 🙂

Muffin di Pane

Questa è una pazzia che peró, come tutte le pazzie, viene sempre ottima! L’ho inserita in ogni categoria perchè, in fondo, il pane serve un pó in ogni circostanza e con ogni piatto, ma sopratutto perchè il suo aspetto puó essere veramente simpatico per ogbi occasione, puó essere usato come abbellimento di una zuppa, come sostegno per un secondo invitante, come dolce con scaglie di cioccolato e una punta di panna e nutella, o semplici come li vedrete oggi, accompagnati al pollo e patate al forno che sto cucinando per la cena!
Carta e penna!

Ingredienti:

  • 250gr di farina tipo 0 o manitoba;
  • 1/2 panetto di lievito;
  • 150ml di acqua tiepida;
  • 1/2 cucchiaino di zucchero;
  • 1 cucchiaino abbondante di sale;
  • formine per muffins;

Preparazione:
Dividere in due contenitori l’acqua a
Disposizione ed utilizzare parte dell’acqua per sciogliere il lievito con 1/2 cucchiaino di zucchero e la restante per sciogliervi un cucchiaino abbondante di sale fino.
In una ciotola abbastanza ampia mettere l’acqua salata e ricoprirla con la farina. Con un mestolo di legno amalgamate il tutto un pochino, quindi aggiungere l’acqua ed il lievito e continuare a impastare fino ad ottenere un bel paninetto liscio, morbido e non appiccicoso (se necessario aggiungere un pó di farina).
Non lavorare troppo la pasta, una decina di minuti, 15 al massimo saranno sufficienti!
A questo punto sará sufficiente dividere la forma di pane in piccole palline che andranno a riempire le formine di muffins! “Condire” il top dei paninetti ottenuti con una spruzzata di olio, coprirli con un panno umido, e tenerli al riparo da freddo e luce per 2h30-3h.
A questo punto i panini dovrebbero aver lievitato e sono pronti per la cottura in forno a 200 gradi per 15-20 minuti!

Il risultato dovrà essere simile (spero anche migliore) a questo:

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