Fatto in casa: Calzoni ripieni con pasta madre

Il calzone ripieno è una ricetta tipica della cucina napoletana o anche pugliese, ma ormai si trovano in tutto il globo.

Si possono fare al forno o fritti, sono entrambi gustosissimi, anche se ovviamente i primi sono più leggeri.

Siccome mi trovavo in frigo un sacco di affettati e di formaggio, ho detto… proviamo a farci un calzone….

E ne sono usciti 16, inutile dirvi che mi sono venuti FENOMENALI! Io, ovviamente, ho scelto la versione fritta….

Ingredienti impasto:

  • 250 gr di Manitoba;
  • 150 gr Farina di grano duro;
  • 125 gr di Pasta Madre anche non rinfrescata;
  • 150 ml acqua tiepida;
  • 60 ml latte;
  • 1/2 cucchiaino di miele;
  • olio evo Q.B.

INGREDIENTI RICONVERTITI PER LIEVITO DI BIRRA:
LDB FRESCO gr. 8
Farina gr. 484 tot / Liquidi gr. 251 tot

Calzoni ripieni ingredienti

Calzoni ripieni ingredienti

Ingredienti Ripieno:

Io ho fatto un mix di prosciutto crudo, prosciutto cotto, mortadella e provolone piccante, tutto sminuzzato e amalgamato insieme, ma è un piatto che si presta molto alla propria fantasia.

Potete usare ricotta e pomodoro, ricotta e salame, mozzarella e funghi, tutto quel che volete!

Calzoni ripieni ingredienti

Calzoni ripieni ingredienti

Procedimento:

  • Miscelate, con la planetaria e la frusta a gancio, la pasta madre, l’acqua e il miele;
  • Aggiungete, sempre a planetaria attiva, le farine, il latte e il sale;
  • Infine l’olio q.b. fino a che l’impasto non avrà raggiunto l’incordatura desiderata;
  • Formate una palla e lasciate a riposo per 30 minuti coperto da un canovaccio.
Calzoni ripieni ingredienti

Calzoni ripieni

  • Trascorso il tempo, dividete l’impasto in 8 palline più piccole, di circa 90-100 gr l’una e rimettete a riposo per altri 30 minuti sempre coperti da un canovaccio;
Calzoni ripieni ingredienti

Calzoni ripieni

  • A questo punto non ci resta che stendere la pasta con le dita, dando una forma todna ma lasciando l’impasto spesso e non uniforme, quindi riempite con un cucchiaio di ripieno e chiudete a mezzaluna;
Calzoni ripieni

Calzoni ripieni

  • Fate scaldare l’olio per frittura e cuocete fino a doratura (pochi minuti);
Calzoni ripieni ingredienti

Calzoni ripieni ingredienti

  • Impiattate e gustate ancora caldi 🙂
Calzoni ripieni

Calzoni ripieni

Calzoni ripieni

Calzoni ripieni

Fatto in casa: Pane a Lievitazione Naturale.

Da quanto tempo non scrivo sul mio blog!

E’ un periodo un po’ particolare, avrei tante ricette e tanti articoli da scrivere, ma il tempo è poco e gli impegni sempre tanti.

Di quando in quando mi perdo nel mio mondo, dimentico di dover aggiornare il mio blog, mi sento in colpa perché ne avrei tanta voglia, ma poi finisco sempre per cimentarmi in altro. Il tempo mi sfugge letteralmente di mano.

Vero è che di mangiare non si smette mai, da quando ho reso viva la mia Plup (che, per chi non lo sapesse è la mia Pasta Madre) ho provato tante ricette, sopratutto per il pane, e sono quasi arrivata ad una conclusione ed una ricettina veramente valida! Indovinate un po’! Sto per proporvela! 🙂

Rullo di tamburi…..

La ricetta che sto per proporvi è relativamente semplice, richiede poca pasta madre e un’idratazione del 70%, quindi preparatevi ad avere le mani appiccicose 🙂

Ingredienti:

  • 90 gr di PM rinfrescata;
  • 1 kg di farina 2;
  • 700 ml di acqua fredda;
  • 1 cucchiaino di miele;
  • 15 gr di sale;

Procedimento:

– Innanzitutto idratare la farina con 600 ml di acqua. L’idratazione va fatta mescolando i due ingredienti in modo da ottenere un composto uniforme che va poi coperto con pellicola e lasciato a riposo per 30 minuti.

– Passati i 30 minuti, impastare il composto (a mano o con gancio) per qualche minuto, quindi aggiungervi poco alla volta il lievito madre, l’acqua rimanente e il sale per ultimo.

– Passare alla lavorazione manuale con pieghe “Stretch and Folding” per 3 volte a distanza di circa 20 minuti l’una dall’altra, finché l’impasto non comincerà a fare resistenza. (Per capire bene, vi invito a vedere questo video  ).

– A questo punto lasciate a riposo in una ciotola coperta per 10 ore a Temperatura Ambiente.

DOPO 10 ORE………..

– Cominciate sgonfiando il pane sulla tavola ed eseguendo per altre 3 volte a distanza di 30 minuti circa tra l’una e l’altra la cosiddetta piega a 3 o a portafoglio (vi mando sempre alla Stefy che è bravissima nei suoi video 🙂 )

– A questo punto far riposare per circa 2 ore il pane in un cestino su cui avrete prima posizionato un canovaccio ben infarinato, mettere il pane a lievitare con la chiusura verso l’alto, quindi chiudere con il canovaccio infarinato e lasciare a riposo;

– Passate le 2 ore accendere il forno statico a 240° con un pentolino di acqua, quindi ribaltare il filone sulla leccarda e lasciar cuocere per 10 minuti.

– Trascorsi i 10 minuti, cuocere senza acqua a 200 per circa 40 minuti.

– Lasciar raffreddare su griglia.

Pane a Lievitazione Naturale con Pasta madre

Pane a Lievitazione Naturale con Pasta madre

Pane a Lievitazione Naturale con Pasta madre

Pane a Lievitazione Naturale con Pasta madre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mio pane è venuto buono e bello! E il vostro? Taggate #cucinandoconamore su Instagram o su Facebook per mostrarmelo 🙂

 

 

Fatto a mano: Nutella fatta in casa semplice e deliziosa!

Amo le cose fatte in casa, per tante ragioni: amo il piacere di farle per le persone amate; amo il piacere di scegliere i prodotti migliori, sceglierli con cura, per ottenere il risultato migliore e più buono; amo la gioia nel vedere il risultato finale e l’apprezzamento dei commensali.

Mi piace cercare e/o inventare quelle ricette più o meno semplici da tenere custodite nel cuore e nel mio blog, per poter un giorno dare ai miei figli quello che hanno tutti i bambini, senza a scendere a compromessi con i prezzi, la qualità o i brand.

Si sa che nelle merendine per i bambini, ma anche in quelle per adulti, non si trova sempre il meglio del meglio in fatto di ingredienti e, sopratutto, sono piene di conservanti e “schifezze” varie che non sempre aiutano a dare qualità al prodotto.

La Nutella, penso sia la merenda per eccellenza. Chiunque, a qualsiasi età (e spesso e volentieri non solo da adolescente) ha avuto un incontro ravvicinato con lei!

Quanti hanno provato ad imitarla (devo ammettere che la Lindt ha fatto una bella riuscita, personalmente mi piace anche di più per certi versi), quanti hanno provato a migliorarla?

Oggi ci ho provato anche io (per carità, la Nutella resta comunque sempre la Nutella, ma preferisco scegliere io cosa mettere sul mio panino, a partire dagli ingredienti.

Così ho gironzolato per internet, ho trovato una ricetta e mi ci sono tuffata!

Il risultato direi che è eccezionale, squisito e sicuramente molto meno calorico e più salutare del capo indiscusso, ma mi accontento 🙂

Vi presento: la MaNutella.

Ingredienti:

  • 130 gr di Cioccolato fondente 70% o superiore;
  • 70 gr di Nocciole Sgusciate (meglio tostate ma io le ho provate normali e vanno benone lo stesso);
  • 40 gr di Burro;
  • 80 gr di zucchero (semolato o integrale a piacere) ;
  • 150 ml di latte (possibilmente intero);

Preparazione:

– Con il frullatore, frullare lo zucchero fino ad ottenere la consistenza dello zucchero a velo;

– Aggiungere le nocciole sgusciate (se volete tostarle, basterà metterle in forno a 100° per circa 10-15 minuti) ed amalgamare i due ingredienti;

– Spezzettare il cioccolato fondente e unirlo al resto:

– Aggiungere infine burro e latte e frullare tutto insieme fino ad ottenere un composto denso e compatto.

– Trasferire il tutto in un pentolino e far cuocere per circa 5 minuti (fate attenzione a non farlo attaccare al fondo), quindi mettere la nutella in un contenitore ermetico e, una volta fredda, conservare in frigo per 1 settimana.

 

Nutella fatta in casa

Nutella fatta in casa

Nutella fatta in casa

Nutella fatta in casa

Fatto a mano: Focaccia Integrale con Pasta Madre e Latticello

Come promesso, ecco la ricettina che ho testato e decisamente approvato utilizzando il latticello ricavato dal Burro fatto in casa.

Non avendo la minima idea di cosa fosse il latticello, mi sono informata su internet ed ho scoperto che ne sono venuta a conoscenza per caso quando vivevo in Irlanda, dove, a differenza dell’Italia, è un prodotto comune ed utilizzato nella preparazione di dolci e salati; infatti, quando lessi “buttermilk” non avevo idea di cosa si trattasse, ma il nome mi ispirò particolarmente e decisi di comprarlo… Ovviamente, essendo decisamente acidulo, capii che non aveva assolutamente nulla a che vedere con le mie aspettative e lo buttai. Ora invece, ho una ricetta eccezionale fatta apposta per quest’ingrediente particolare.

Ma andiamo a vedere cosa serve per preparare la focaccia!

Ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre;
  • 350/400 gr di farina integrale;
  • 240 ml di latticello (in alternativa, anche 140ml di latte allungato con 100ml di acqua);
  • 1 rametto di rosmarino;
  • sale
  • olio e acqua;

Preparazione:

– Con una planetaria, lavorare con la frusta a gancio la pasta madre con la farina integrale;

– Aggiungere, poco alla volta, il latticello;

– Salare con circa un cucchiaino di sale;

– Quando l’impasto sarà compatto e appiccicoso, toglierlo dalla planetaria e sbatterlo un paio di volte sulla spianata, quindi coprirlo e lasciar lievitare fino a raddoppiare di volume;

– Stendere ora l’impasto con il mattarello, fino ad un’altezza di circa 1 cm, forellare con le dita;

– Unire acqua e olio e spalmare sui fori con una spatolina, quindi aggiungere il rosmarino e se desiderate qualche granello di sale grosso.

– Lasciar riposare ancora per un’ora, quindi infornare a 180° per circa 20 minuti.

Mangiata appena sfornata è DELIZIA PURA! Ma anche riscaldata il giorno dopo fa la sua porca figura 🙂

 

NB: ho provato anche ad utilizzare la farina di manitoba, il risultato è spettacolare, ma per questa prova ho fatto ad occhio, quindi non saprei le quantità. Ad ogni modo, mi è venuta più soffice e gonfia, come noterete senz’altro dalle foto sottostanti. 

Focaccia con Latticello e Pasta Madre

Focaccia con Latticello e Pasta Madre

Focaccia Integrale con Latticello e Pasta Madre

Focaccia Integrale con Latticello e Pasta Madre

Fatto a mano: Burro fatto in casa partendo dalla panna fresca.

Ci manca la mucca e il latte intero appena munto, ma ci stiamo attrezzando anche per quelli (chi non ha una mucca in giardino?).

Per il momento ci accontentiamo di tornare indietro di uno step.

Cosa intendo?

Volevamo preparare i biscotti del buondì con ingredienti quanto più grezzi possibili. Non possiamo andare a cogliere il grano e a sminuzzarlo con il coltello in ceramica, ma direi che la Farina Il Molino Chiavazza è più che indicata. Le uova le prendiamo rigorosamente fresche dal nostro pusher di uova bio di fronte casa che ha le galline nell’orto; ci mancano zucchero e burro.

Per lo zucchero, cerchiamo di usare quello di canna, ma i biscotti di mio marito mal si sposano con lo zucchero grezzo, quindi per ora rimaniamo, a malincuore, fedeli allo zucchero raffinato.

Il burro lo abbiamo sempre comprato San Ginese, finora il migliore in termini di qualità/prezzo, ma volevamo un pizzico di divertimento in più.

Visto che, tornando a monte del discorso, ci mancano la mucca in giardino e il pusher di latte crudo, per il momento ci accontentiamo di produrre il burro partendo dalla panna fresca.

Il procedimento non differisce molto, solo che è ovviamente abbreviato rispetto al latte crudo che richiede invece più tempo.

Come si fa?

Si parte da:

-500 ml di panna fresca.

Per ottenere circa:

170 gr di burro;

240 ml di latticello;

Procedimento:

Il procedimento è facilissimo.

Prendete la planetaria o lo sbattitore e montate la panna fresca (di frigorifero, non a temperatura ambiente) per circa un quarto d’ora, o comunque finchè non avrete ottenuto due composti completamente separati tra di loro, uno liquido (il latticello) e l’altro duro (il burro).

Prendete un colino, in modo da dividere i due ingredienti ottenuti e “strizzate” il burro più possibile.

NB: meno latticello resta mischiato al burro, più il burro si manterrà (circa un mese e mezzo, al max due).

Il latticello potrà essere messo in frigorifero, in una ciotola coperta di pellicola per max un paio di giorni (ma con la ricetta che sto per postarvi, non avrete bisogno di mantenerlo a lungo).

In una sola parola: GNAM!

Ammetto di averlo provato anche sul toast con la confettura di mirtilli homemade della signora che mi abita a fianco… divino!

Burro fatto in casa da panna fresca

Burro fatto in casa da panna fresca

Pasta fatta a mano: Orecchiette

Ok ok, ora vado a cucinare e vi lascio in pace, ma prima fatemi postare qualche leccornia.

Dopo le Farfalle e gli Strozzapreti, non potevo lasciare in disparte le mie amate Orecchiette.

Lo ammetto, ci hanno fatto penare, io e mio marito, in due, abbiamo impiegato più di un’ora per farne circa un kg. Il risultato, però, è stato decisamente piacevole!

La paternità spetta alla Puglia, anche se pare che una pasta simile fosse preparata anche in Provenza, perché facile da essiccare e quindi da mantenere come scorta.

La Ricetta prevede la solita quantità di acqua e farina come indicato qui.

Pasta fatta a mano: Orecchiette

Pasta fatta a mano: Orecchiette

Preparazione:

  • Dopo aver preparato l’impasto, creare degli gnocchetti di circa 3x3cm.
  • Arrotolateli creando delle palline
  • Potete decidere se lavorarle a mano, utilizzando il pollice, o un coltello per spalmare, il primo sistema è più veloce, potete utilizzare due pollici contemporaneamente, ma non tutti ci si trovano. Il trucco, in entrambi i casi, sta nel “trascinare” la pasta cercando di farla arrotolare su se stessa, creando la tipica forma a orecchia! Vi mostro le foto di entrambi le lavorazioni:
  • Pasta fatta a mano: Orecchiette

    Pasta fatta a mano: Orecchiette

    Pasta fatta a mano: Orecchiette

    Pasta fatta a mano: Orecchiette 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

So che potrei essere stata poco chiara, per questo spero che le foto rendano meglio il concetto.

La ricetta migliore (e tipica) è prepararle con le cime di rapa.

E a voi, come piacciono?

Pasta fatta a mano: Strozzapreti

Come sapete, da qualche tempo io e mio marito ci diamo alla produzione di pasta di semola fatta in casa 🙂

Ho già mostrato la procedura per preparare le Farfalle, oggi vorrei mostrarvi il nostro tentativo completamente homemade di fare gli Strozzapreti.

Strozzapreti fatti a mano

Strozzapreti fatti a mano

Gli Ingredienti sono sempre gli stessi che trovate a questo link, la procedure invece ve la mostro subitissimo!

Pasta di origine Romagnola o Marchigiana (la dedico alla mia adorata cuginetta in dolce attesa), è ormai diventata un must in ogni regione, predilige sughi ricchi come ragù di carne, ma anche con un sapore delicato come il tartufo non sono da sottovalutare!

Secondo una leggenda, pare che il nome derivi dall’abitudine delle donne romagnole di preparare questa pasta con lo scopo di portarle in offerta ai preti, ma i mariti delle suddette mogli, piuttosto anticlericali, auguravano ai preti di strozzarsi mentre li mangiavano!

Ma come si preparano, direte voi?

Et voilà, ve lo mostro subito!

Preparazione:

  • Dopo aver ottenuto la pasta come da ricetta, stendetela con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia spessa, di circa 5 mm.
  • Da questa sfoglia dovrete ottenere delle striscioline di larghezza 1.5-2 cm.
  • Piegate quindi entrambi i lati della strisciolina così ottenuta, quindi arrotolatela su ste stessa dandole una leggera affusolata.
  • Tagliate quindi ad una lunghezza di circa 5 cm per formare il singolo Strozzaprete!

 

La ricetta originale prevede la lavorazione della pasta creando prima i singoli strozzapreti e poi dando la forma affusolata ad ognuno di loro. Un lavoro piuttosto lungo ed elaborato, che io, senza saperlo ho velocizzato lavorando prima la strisciolina di sfoglia lunga e poi tagliandola da lavorata.

A voi la scelta di come prepararla, ma sappiate che, in entrambi i casi, voglio le foto 😉

Enjoy your meal 😛

La Pasta Madre o Lievito Madre

Finalmente ci sono riuscita! Anni ed anni a chiedermi come si fa, a vedere programmi in TV, a leggere riviste, ma sempre presa dalla paura del “non ce la posso fare”, ho rinunciato tutte le volte. Poi ho conosciuto Lamaki, che grazie al suo post, mi ha dato una speranza.

Ho cominciato quest’avventura poche settimane fa, ma ora il mio “Plup” (nome gentilmente concesso dalla più bella nipotina del mondo di 2 anni e 1/2) vive di vita propria e mi aiuta a cucinare del pane che non avrei potuto immaginare neanche lontanamente.

Premesso che ci vuole tanta pazienza, devo dire che ci si affeziona come fosse un figlio e poi non lo molli più! 🙂

Ingredienti:

  • 200gr di farina di Manitoba;
  • 100ml di acqua tiepida;
  • 1 cucchiaino di miele;

Preparazione:

  • Giorno 1:

Quando comincerete a lavorare la pasta madre vi servirà solo una ciotolina e un po’ di carta trasparente. Amalgamate gli ingredienti fino a raggiungere un composto omogeneo; potrebbe risultare appiccicoso: aggiungete un po’ di farina (ma non troppa) per lavorarlo più semplicemente.

Create una bella pallina, fate una croce sopra, mettete nella ciotola e copritela con la carta trasparente.

Bucherellate la carta trasparente e infilate in forno a luce accesa.

Lasciate a riposo per 24 ore.

  • Giorno 2:

Probabilmente non noterete alcun cambiamento, è ancora troppo presto, ma tranquilli, arriverà il momento anche per voi di vedere il vostro duro lavoro prendere forma.

Prendete la vostra pallina, toglietene 200 gr e buttate il resto. Fin quando la PM non sarà pronta, gli “avanzi” andranno buttati, poi potrete sfruttarli per altri utilizzi. Aggiungete altri 200 gr di farina, i soliti 100 ml  di acqua tiepida, 1 cucchiaino di miele, mescolate di nuovo, tutto esattamente come il giorno 1. Il motivo per cui si rinfresca solo una parte della pasta, è prettamente di comodità. Se lo rinfrescate tutto tutti i giorni, alla fine dovrete decidere chi dei due deve uscire di casa. 😛

  • Giorno 3, 4, 5…10:

Andrete avanti come sopra per una decina di giorni circa. Il “circa” dipende dal tempo che ci metterà la vostra pasta madre a raddoppiare di volume in 4 ore.

Noterete difatti che dal 2° giorno in poi, la vostra PM crescerà sempre più velocemente, fino ad impiegare circa 4 ore per raddoppiare di volume.

A me ci sono voluti circa 10 giorni, ma possono volercene 5 come 15, ad ogni PM il suo tempo.

Tenete a mente che avrà bisogno di caldo, ma non troppo, come dice Lamaki, tenetelo in un range tra i 18° e i 25° C. Ricordate che se fa troppo freddo la crescita dei batteri si ferma, se è troppo caldo vanno in letargo! La mia PM per esempio, anche se in casa fa sempre 18-20°, cresce solo ad una temperatura più alta, motivo per cui ci ha messo quanche giorno in più per prendere il via.

L’importante è che notiate la formazione di buchi o alveoli nella pasta di piccole, medie e grandi dimensioni.

Quelle sono le bolle d’aria che si creano con lo svilupparsi dei batteri, e che sono fondamentalmente il motivo per cui il pane lievita 🙂

Pasta madre al 2° giorno

Pasta madre al 3° giorno

pasta madre o lievito madre

Pasta madre oggi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando avrete raggiunto il vostro obiettivo, potrete travasare la PM in un barattolo di vetro più piccolino, così da poterlo tenere in frigo, se lo desiderate.

Da questo momento in poi non sarà necessario rinfrescare la PM tutti i giorni, come avete fatto finora. Sarà sufficiente fare un rinfresco di mantenimento 1 volta a settimana, e tenerla in frigo quando non vi serve.

Prima dell’utilizzo, basterà tirarla fuori dal frigo un quarto d’ora prima, quindi procedere al rinfresco consueto e alla lavorazione.

 

Nel momento in cui sarà pronta e desiderate usarla come lievito per le vostre ricette, sarà sufficiente prendere 200 gr, ringrescarli come avete sempre fatto, farlo raddoppiare di volume e rimetterlo in frigo. La restante PM sarà utilizzata per preparare il vostro pane, ed anche in questo caso sarà necessario rinfrescarla, farla crescere, e poi utilizzarla.

Considerate che non è obbligatorio usare tutta la PM in avanzo, anche perché con circa 300 gr di PM escono circa 2 kg di pane. E’ vero che si mantiene più a lungo e resta friabile anche dopo 2-3 giorni, ma almeno per quanto mi riguarda, sarebbe uno spreco!

Io, per una pagnotta sufficiente a sfamare 2 persone per un giorno, rinfresco 100 gr di PM (che diventeranno quindi circa 250-300 gr).

Se pensate di usare il lievito madre quotidianamente non è obbligatorio metterlo il frigo, potete tenerlo anche fuori, ma ogni volta che lo userete ricordate che andrà rinfrescato prima.

Essendo lievitazione naturale, il pane va preparato con qualche ora di anticipo.

Per averlo pronto stamani, ad esempio, ho cominciato ieri mattina alle 10. Ho rinfrescato il lievito madre, ho atteso 4, ci ho aggiunto la farina per il pane, ed ho atteso altre 4 ore, l’ho rilavorato e lasciato riposare per tutta la notte.

Stamani alle 10, in forno, ed il pranzo è pronto 🙂

Credo, e spero, di non aver dimenticato nulla.

Specifico, non sono un’esperta, la mia esperienza è cominciata da poco, ma se aveste qualche dubbio, cercherò di rispondere senza problemi.

Ringrazio ancora Lamaki per l’aiuto e la disponibilità nel risolvere i miei dubbi.

Spero di non aver allungato troppo il “brodo” 🙂

Pasta fatta a mano: Farfalle

Eccoci ora alla preparazione dei singoli formati.

Cominciamo dalle Farfalle.

Pasta fatta a mano: Farfalle

Pasta fatta a mano: Farfalle

Per gli Ingredienti e la procedura di impasto, seguire la ricetta QUI.

Preparazione Farfalle:

  • Spianare la pasta ad un’altezza di circa 3-4 mm.
  • Tagliare dei rettangoli della dimensione che preferite.
  • Prendere il rettangolo dalla parte più lunga con entrambe le dita, quindi piegare a metà; (figura 2)
  • Ripiegare su di loro i lembi ottenuti in modo da farli aderire al centro; (figura 3)
  • Pinciare (passatemi il termine, non credo che esista ma mi sembra il più onomatopeico per chiarire il concetto) al centro. (figura 3)
  • Pasta fatta a mano: Farfalle

    Pasta fatta a mano: Farfalle

    Pasta fatta a mano: Farfalle

    Pasta fatta a mano: Farfalle

    Pasta fatta a mano: Farfalle

    Pasta fatta a mano: Farfalle

Pasta fatta a mano : Pasta di Farina (o Semola) di grano duro

La pasta è un alimento importantissimo nella cucina mediterranea. Gli italiani non vi rinunciano per nulla al mondo.

Anche se, in effetti, il termine pare derivi dal greco πάσταpàsta, con il significato di “farina con salsa” (cit. Wikipedia), se ne trovano testimonianze anche tra gli Etruschi e gli Arabi.

La pasta è un alimento sano, semplice da preparare, non necessita di grande lavorazione, ma se preparata con amore e fantasia, può portare tanti frutti e soddisfazioni.

Io e mio marito ci stiamo divertendo proprio tanto a fare la pasta in casa. Ne facciamo circa 1/2 kg a volta e la dividiamo in due tranches, una da cucinare fresca, l’altra da congelare e preparare più avanti.

Se non la volete cuocere subito ma preferite non congelarla, potete sempre mantenerla tranquillamente in frigo per 3-4 giorni.

Quando si parla di pasta fatta in casa, si tende a considerare solo quella all’uovo, che comunque resta un alimento meno adatto ad una cucina quotidiana. Tant’è, infatti, che qualsiasi tipo di pasta preparata con l’aggiunta di ulteriori ingredienti oltre alla farina e l’acqua (uovo, zafferano, pomodoro ecc) è definita Pasta Speciale. Pochi sanno, o intuiscono, invece, che ci si può sbizzarrire anche con la pasta di farina (o semola) di grano duro, esattamente la stessa pasta che si compra al supermercato, con la differenza che la preparate a casa, la mangiate fresca e sopratutto, sapete anche con cosa la preparate (non che ci sia molto da aggiungere ad un alimento così semplice, ma sempre meglio esserne certi preparandola da sé, non trovate?)!

Per ora, io e mio marito abbiamo provato pochi formati: le Farfalle che, insieme alle Orecchiette, sono quelle con una preparazione un po’ più laboriosa ma anche divertente; gli strozzapreti, ed infine i ravioli ripieni, ma questo è un argomento a sé…

Consiglio sempre l’uso, qualora possibile, della farina Il Molino di Chiavazza.

Si può usare indistintamente la Farina o la Semola di Grano Duro, la differenza principale si noterà…nel piatto. Essendo la Farina meno macinata rispetto alla Semola, tende a dare maggior ruvidezza alla pasta, quindi la prima raccoglie meglio il sugo (ed è per questo che la preferisco) ma resta sempre e comunque al dente, la seconda è relativamente più liscia ma si cuoce meglio.

Ingredienti:

  • 300 gr di Farina (Semola) di grano duro;
  • 150 ml di acqua tiepida;
  • un pizzico di sale;

Preparazione:

  • Fare la classica fontana con la farina, aggiungere l’acqua ed il sale (non è obbligatorio aggiungere sale in quanto comunque verrà cotta in acqua salata e si insaporirà in un secondo tempo) ed impastare fino ad ottenere una palla omogenea e liscia.
  • Avvolgere la “palla” in una pellicola trasparente e lasciar riposare per circa 30 minuti in un luogo riparato da correnti e buio (ad esempio nel forno).
  • Trascorso tale periodo, la pasta è pronta per essere lavorata in base al formato che preferite.

Et voilà! La pasta est fait! La volete più facile di così? 🙂

Buon Appetito!